Tutti sappiamo che il Carnevale è una festività senza data precisa, varia di anno in anno, in base alla data della Pasqua. Il Martedì grasso (ultimo giorno di Carnevale) precede il Mercoledì delle ceneri, primo giorno di Quaresima (che rappresenta i 40 giorni di “penitenze ” prima della Pasqua).
La parola carnevale parrebbe derivare da “carnem levare ” cioè togliere la carne. Carnevale, quindi, indicherebbe il periodo in cui ci si poteva “abbuffare” di cibo, mangiare a dismisura (probabilmente da quì il termine “grasso” alle giornate di giovedì e martedì) prima di iniziare il periodo di digiuno e astinenza, tipico della Quaresima ( che prevedeva appunto il divieto di mangiare carne).
Il termine carnevale si ritrova nei testi del giullare Matazone da Caligano già alla fine del 1200. Non vi suona familiare il nome?
Carnevale in Agordino
In Agordino sono tipici i “cortei” delle maschere per le vie del paese , solitamente la domenica e il Martedì grasso: processioni con tantissimi travestimenti, che differiscono da paese a paese e maschere lignee fatte a mano.
La sfilata per le vie dei piccoli paesi di montagna seguiva un’impostazione rigida ma carica di significato e terminava a notte fonda con feste da ballo.
- Aprivano le maschere “portatrici” del Bello o maschere Guida : introducevano, infatti, la primavera, il nuovo ela speranza nell’anno appena iniziato). Le caratteristiche principali erano abiti coloratissimi, sfarzosi, a volte eccessivi, ricchi di accessori sfavillanti, simbolo quindi di abbondanza. Importantissimi sonagli e campanellini In origine portavano una maschera di legno chiaro a rappresentare la giovinezza. Queste Maschere ballavano, saltellavano eseguendo riti propiziatori come battere i piedi a terra per “chiedere” la crescita dell’erba; avevano inoltre un simbolo di potere quale un bastone ornato con sonagli e nastri colorati. “Queste tradizioni invernali e primaverili tendono a esprimere le forze primitive della natura con salti batter di piedi, corse di tutti i generi, balli…(P.Guichonnet – Storia e Civiltà delle Alpi 1987)”
- Seguivano i “musicanti” che accompagnavano le danze e i riti delle maschere da Bello
- Poi le maschere “portatrici” del Brutto (dell’inverno appena trascorso e del tempo passato) : i vestiti erano poveri, logori e si usavano maschere di legno finemente intagliate, scure rappresentanti la vecchiaia, la decrepitezza e la miseria.
- A “garantire” il procedere del corteo alcune figure (pagliacci, diavoli, spazzacamini) che tenevano lontani gli spettatori, permettendo il procedere dei riti e dei balli senza interruzione
Carnevali Tradizionali in Agordino
Carnevale a Selva di Cadore
Carnevale a Sottoguda di Rocca Pietore
Carnevale a Rivamonte Agordino
Carnevale a Laste di Rocca Pietore
Carnevale a Canale d’Agordo
Le manifestazioni potranno subire modifiche di svolgimento in ottemperanza alle contingenti norme contro il SARS-CoV-2. I partecipanti dovranno attenersi alle misure e alle procedure di comportamenti anti covid vigenti.
Tradizionali del Carnevale sono anche i dolci, preparati solo per questo periodo: ancora si ripete la possibilità di poter “eccedere” con il cibo, prima del digiuno quaresimale. In Agordino i dolci tipici del Carnevale sono i crostoli e i carfogn.
Origini del carnevale
Il Carnevale richiama alla mente feste antiche: da quelle greche per il Dio Dioniso (dio dell’ebbrezza e della liberazione dei sensi) a quelle romane per Saturno. I Saturnali, in particolare, erano caratterizzati dal “rovesciamento dell’ordine” (ad esempio uno schiavo poteva considerarsi un uomo libero e prendersi gioco del padrone). In quei giorni, tra gli schiavi veniva nominato un “Princeps” detentore del Potere assoluto: generalmente il princeps portava un maschera colorata e impersonava o Saturno o Plutone (Ade per i Greci – Re degli Inferi). Si credeva che queste divinità vagassero in Corteo per la Terra, durante il periodo invernale, in attesa di offerte e/o festeggiamenti da parte degli umani che volevano ingraziarsi gli Dei favorendo i raccolti estivi. Un periodo, il carnevale, in cui “sopra e sotto” venivano in contatto, un momento di rinascita, di speranza nel futuro… dimenticandosi il passato (o l’Inverno) e lasciandoli alle spalle.
Ecco quindi i punti chiave del Carnevale : spettacoli e feste, la maschera, il corteo o sfilata, lo scherzo, il trasgredire le regole e non meno importante, il cibo!
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