Salendo lungo la 203 da Belluno verso l’Agordino, appena dopo l’abitato di La Muda ( frazione di La Valle Agordina) noterete alcune case isolate, un po’ strane… sembrano quasi stazioni del treno…
Proseguendo ci si imbatte nella galleria “dei Castei”, così chiamata per la presenza, in epoca medioevale, del Castello Agordino. Il castello fu completamente distrutto nel 1500 circa e sorgeva sul Sass de S. Martin, quell’enorme rupe che blocca la Valle e che vi trovate davanti alle porte dell’Agordino.
Se guardate attentamente, sul lato sinistro dell’imbocco della galleria, noterete l’apertura di una galleria più piccola: non era la “vecchia” strada per arrivare in Agordino, ma la galleria attraversata dal treno !
Anche l’Agordino ha avuto la sua linea ferroviaria, la Bribano – Agordo. La linea fu data in concessione alla Società Anonima Industriale Ferroviaria (SAIF), di Milano: questa società fu costituita dall’ex Montecatini (poi Montedison), proprietaria delle Miniere di pirite della Valle Imperina. Iniziata nel 1922, la linea ferroviaria venne inaugurata nel 1925.
Fermatevi nella zona delle Miniere di Val Imperina, zona servita da un ampio parcheggio: potete osservare la locomotiva LB1 SAIF, locomotiva utilizzata proprio nella linea Bribano- Agordo.
La linea ferroviaria era a servizio delle Miniere, quindi costituita da treni merce per trasportare il materiale estratto verso Porto Marghera (Venezia) per la produzione di acido solforico, utilizzato per i fertilizzanti: il carico del minerale estratto avveniva nella zona della miniere, attraverso teleferiche che portavano il materiale da una parte all’altra del Cordevole ( se notate c’è una casa che sembra proprio la stazione del treno in prossimità delle Miniere). Oltre alla pirite, si trasportavano sia legname e prodotti alimentari tipici soprattutto derivati del latte, da vendere in Val Belluna.
Oltre al treno merci, c’era anche il treno viaggiatori: 3 corse di andata (orari7.20 – 10.50 e 16.20) verso verso Bribano e 3 corse di ritorno (orari 9.10 – 13.40 e 18.10) verso Agordo, con un tempo di percorrenza di circa 1, 15 ora: c’erano 7 fermate Sedico-Landris, Roe, Mas-Sospirolo, Peron, Stanga, Muda e La Valle-Rivamonte; il treno fermava ad Agordo, visibile ancor oggi la “Stazione”, sede delle Poste Italiane.
A partire dagli anni 50, le miniere di pirite vennero dimesse, vista la scarsa produzione, e il treno Agordino fischiò, per l’ultima volta, il 24 novembre 1955.