Un giardino incantato alle pendici dell’Agnèr ( Pale di San Martino): un sentiero dedicato a Fabio Miniussi, prematuramente scomparso, che quì passeggiava spesso, ritrovando un profondo contatto con la natura, grazie al silenzio e ai tantissimi e meravigliosi fiori alpini custodi della bellezza e dell’ unicità del luogo.
Il sentiero naturalistico è dedicato a Fabio Miniussi, amante dell’Agner e di quel “giardino silenzioso”, vicino alla Costa della Madonna alle pendici del gigante, che a ogni passeggiata riusciva a dargli momenti di serenità e tranquillità.
Il sentiero naturalistico F. Miniussi è stato inaugurato nel 1992 per iniziativa della Sezione Agordina e di Monfalcone del CAI. Fabio era, infatti, vicepresidente della sezione Cai di Monfalcone, che così ha deciso di ricordarlo:
“Far conoscere una zona montana tra le più belle e suggestive del gruppo dell’Agnèr e stimolare le persone, che percorreranno questo sentiero, a viverlo in modo diverso, con gli occhi e l’animo di chi è consapevole che tanta bellezza va amata, compresa e rispettata”.
Il monte Agnèr era originariamente chiamato Piz (Cima) o Spizzon (Grande Cima), solo in seguito è stata aggiunto il termine Agnèr : documentato dal 1467 da Agnarius (pascolo) per agnelli. In passato, quindi, le sinuose pendici meridionali del Monte Agnèr, erano utilizzate come pascolo: ricordiamo a testimonianza, le numerose malghe ( oggi in disuso) presenti sotto le aspre rocce: Malga Agnèr de Fòra, Malga Agnèr de Inte, Malga Losch (nei pressi del Rifugio Scarpa) e Malga Luna.
Il sentiero si snoda sul versante sud-est della catena Croda Granda- Agnèr, nel comune di Voltago Agordino, con un’altitudine media tra i 1700 e i 2000 metri, in posizione soleggiata ed aperta, con panorami a 180° sulle cime che incorniciano la conca agordina. Il sentiero “ricalca” le antiche tracce di passaggio delle greggi che quì, un tempo non molto lontano, venivano fatte pascolare negli alti alpeggi sotto l’Agnèr. Da anni i pascoli sono stati abbandonati e la natura ha fatto il suo corso, anno dopo anno, trasformandosi in un meraviglioso giardino naturalistico di grande valore.
Il sentiero F. Miniussi, ad anello, parte nelle vicinanze del Rifugio Scarpa e si sviluppa fino alla Pala della Madonna ripercorrendo, appunto, le antiche vie di passaggio delle greggi. E’ possibile vedere più di 300 specie floristiche: splendide fioriture delle stelle alpine, delle orchidee, dei gigli, dei botton d’oro, delle aquilegie e di tutte le altre specie floristiche di alta quota, Il periodo consigliato per passeggiare nel giardino del gigante Agnèr è luglio: periodo di massima fioritura dei tantissimi fiori che possiamo incontrare lungo il sentiero. Si consigliano calzature tecniche da montagna, un pò di allenamento vista la durata di almeno 4 ore.
Dopo aver oltrepassato Malga Losch, si sale per il pendio e superate alcune roccette si raggiunge un piccolo colle.
Punto 1 – osservabili bellissime fioriture di Trifoglio alpino e del Rododendro .
Si procede poi lungo l’antico pascolo e si oltrepassa il macereto: inizia l’altopiano dove cominciano le colate detritiche caratterizzate da grossi massi di frana. Bellissime le fioriture di : Pinguicola Alpina, Genziana di Koch, Botton d’oro, e Ginestrino.
Punto 2 -Osservabili in questo punto specie tipiche dei detriti quali : la rara piccola felce glagra ( Woodsia pulchella), il Giglio martagone , Valeriana.
Si procede verso il punto 3, proprio al centro del Conoide, attraversando tutta la colata detritica.
Punto 3 – Notevoli fioriture di Ranuncolo ibrido, Viola biflora, Genziana clusii, Cinquefoglia delle Dolomiti.
Proseguendo si incontrano massi di grossa dimensione: raggiunto un costone e superato il canale (spesso con neve) si arriva ad un piccolo ripiano erboso
Punto 4 – In questo punto possiamo osservare le fioriture dei più caratteristici fiori alpini come il raponzolo di roccia, la primula orecchia d’orso e la campanula morettiana.
Si segue poi il sentiero tra pascolo e roccia fino ad un antro roccioso.
Punto 5 – tra i prati sono riconoscibili il Giglio rosso ,il cardo montano o zampa d’orso; Splendida anche la rarità della Cortusa matthioli ( piccolo fiore rosa simile ad una campanula) . Tra le rocce troviamo ancora il raponzolo di roccia e la campanula morettiana
Il sentiero prosegue a mezza costa portandoci verso i pendii del Colander. In fondo appare il piano inclinato de “La Pala della Madonna” a cui diparte la schiera di rupi che alla Lastia si collega all’Agnèr.
Punto 6 – Punto panoramico sulla seconda pare del percorso. Quì si possono vedere : il trifoglio giallo o vulneraria, la stella alpina, la polmonaria australis, le splendide fioriture di Giglio bianco, e la rara Orchidea globosa.
Seguiamo il sentiero verso Colander, superando un tratto un pò faticoso arriviamo ad un colle prativo con uno splendido punto panoramico.
Punto 6-7 Splendide fioriture del Fiordaliso di Trionfetti , polmonaria australis e garofano selvatico.
Punto 7 – Possiamo trovare fioriture di Ambretta alpina tra piccoli nuclei di mughi e salici, giglio martagone e geranio di bosco.
Proseguiamo attraverso il macereto arrivando ad un avanposto roccioso.
Punto 7bis – Da questo punto possiamo osservare numerosissimi fiori: il papavero alpino, l’aquilegia di Einsele o colombina, la campanula cespugliosa, l’arabetta alpina
Punto 8 – Spettacolari fioriture di rododendro Nano o cistino ,primula orecchia d’orso e Cinquefoglia delle Dolomiti.
Arriviamo finalmente alla Pala della Madonna: il panorama è uno dei più accattivanti dell’Agordino, dominando integralmente tutta la conca in cui sorge il capoluogo mentre intorno si ergono montagne, dalle più famose alle meno conosciute. Civetta e Talvena, Moiazza e Pizzon, San Sebastiano e Celo, Tamèr e Schiara, Pavione e Agnelezze, Feruch e Moschesìn; Vicino a noi i pinnacoli del Dente di Satanasso, della Cima Val Torta e del Sass Pian.
Punto 9 – Botton d’oro e Giglio martagone sono quì abbondanti oltre ai ginepri nani.
Punto 10 – Laghetto premorenico con massi erratici che offrono particolari ambienti per la vegetazione come ad esempio la viola gialla, il ranuncolo e la bellissima Veronica Montana.
Si scende poi lungo i pascoli dells “Pala” arrivando poi alla costa della Madonna. Si prosegue lungo il sentiero attraversando un boschetto per poi raggiungere un prato con grossi massi isolati – le Buse dei Lach. Passata la Malga Agnèr di Fuori si prosegue per una mulattiera fino a ritornare al Rifugio Scarpa – Gurekian che vedremo in lontananza.
Un sentiero, dunque, che ci avvicina alla natura più autentica ed ancora incontaminata e fa riaffiorire quel legame con la terra che è andato perso, o forse solo addormentato, nel corso del tempo.