Perché i germogli del salice bianco si chiamano “gattici” ?
Narrano alcune leggende di una mamma gatta a cui vennero portati via i cuccioli e gettati nelle acque di un fiume. La mamma gatta si disperò e pianse miagolando così tanto che attirò l’attenzione dei salici sulla riva del fiume. Impietositi, toccati nel cuore dal dolore di mamma gatta, i salici allungarono i loro rami fin sul pelo dell’acqua, in direzione dei gattini e così salvarono i cuccioli, che uno ad uno si aggrapparono ai rami verdi e riuscirono a riguadagnare la riva e la mamma gatta.
Da allora, a ricoprire e proteggere i fiori delle piante di salice piangente femminile c’è una peluria bianca lanuginosa soffice che assomiglia al pelo dei micini e per questo vengono chiamati “gattici”.
Il Salice bianco, Salix alba è molto comune in Agordino, soprattutto lungo i corsi dei torrenti , è un bellissimo albero che raggiunge i 25 metri la pianta è inoltre ricca di virtù medicinali. L’acido salicilico composto alla base della nota aspirina fu ricavato proprio dal salice bianco, e la corteccia contiene tannino, utilizzato come disinfettante e cicatrizzante.