Autori: Dunio Piccolin e classi 4^ e 5^ Scuola Primaria di Agordo
UBICAZIONE: Località Val di Frela – Casa Zasso
MISURE: 8,4 m² (m 2,10 x m 4,00)
NOTE TECNICHE: graffito eseguito con due strati sovrapposti di malte colorate; realizzato in 3 “giornate” (31 marzo, 2-3 aprile 2010). Per “giornata” si intende la porzione di muro che si riesce a dipingere o “graffiare” nel corso del giorno e prima che le malte si essicchino.
Descrizione
Il soggetto del graffito rappresenta alcuni episodi tratti dall’antica “leggenda di Agordo”, resa nota dallo storico Don Ferdinando Tamis. La leggenda narra di un bambino di nome Agordo caduto nel lago, che presumibilmente riempiva in passato l’attuale conca agordina. Dopo le suppliche invocate dai genitori, venne salvato, da San Martino che con la sua spada tagliò la roccia che faceva da barriera al lago, lasciando defluire tutta l’acqua. Sul fondale i genitori trovarono il bimbo sano e salvo sotto una barca.
Nella parte sinistra dell’opera si rende omaggio allo scultore Tita Zasso che in questa casa abitò e vi lavorò, attorniato dai prediletti nipoti.