L’ortica purtroppo però è considerata da tutti una “piantaccia” a causa della sua naturale difesa di peli urticanti, che infastidisce uomini e animali con il classico formicolio, bruciore e prurito.
Eppure, cari amici, l’ortica è tutt’ altro che una pianta senza senso o fastidiosa per i più, conosciamola più da vicino, magari riesco a farvi cambiare idea in proposito.
L’ortica è una pianta erbacea comunissima in Agordino, che può raggiungere anche 1,5 m di altezza: si può trovare in spazi incolti o abbandonati; cresce in zone ombreggiate e umide ma, anche, vicino a corsi d’acqua.
La caratteristica principale dell’ortica sono i peli sulle foglie, che una volta rotti (per semplice contatto), rilasciano un fluido contenente diverse sostanze, tra cui ricordiamo l’acido formico, la seratonina e l’istamina, responsabili dell’effetto “formicolio” che tutti conosciamo.
E’ un meccanismo di difesa della pianta, nei confronti di animali e uomini: se toccate le foglie, nel senso dei peli (quindi non rompendo i peli di cui sopra) vedrete che non verrete ”punti”… Insomma, se non infastidite l’ortica… non lo farà nemmeno lei.
La Natura, non fa nulla a caso: infatti, esiste un rimedio naturale ed immediato che potete usare nel caso vi siate avvicinati, in modo sgarbato, alle ortiche. L’ortica, infatti, condivide l’habitat con
l’acetosa o erba brusca (Rumex Acetosa): strofinate la parte indolenzita con una foglia di acetosa e ne trarrete subito un immediato sollievo!
Un tempo l’ortica veniva usata, sopratutto nel Nord Europa (Austria, Finlandia, Germania ma anche Italia) per produrre fibre tessili: ad esempio, durante la prima guerra mondiale, in mancanza di cotone, le divise militari tedesche vennero, appunto realizzate con fibre di ortica. Con il ritorno a tessuti più naturali, anche le fibre d’ortica sono nuovamente state prese in considerazione e al centrodi numerosi progetti.
Innumerevoli sono le proprietà benefiche dell’ortica ed è per questo che è una pianta usatissima in erboristeria; un tempo era utilizzata dai nostri nonni contro i reumatismi semplicemente strofinando l’ortica sulle parti doloranti.
Forse non tutti sanno che la clorofilla dell’ortica viene usata come colorante alimentare verde, indicato nei prodotti con la sigla E140 (clorofilla estratta, appunto da ortica ed erba medica).
L’ortica viene utilizzata in cucina, per la preparazione di pesti freschi,
risotti, zuppe e minestroni,
frittate, ripieni per pasta fresca come i tortelli ( “casunziei” in ladino): è un alimento di alto valore nutritivo, ricco di magnesio, potassio, calcio, zinco e vitamine. Con il ritorno ad un’alimentazione più sana e naturale, anche l’ortica sta ritrovando largo utilizzo nelle cucine.
Ultimi usi dell’ortica, ma non meno importanti, sono quelli in agricoltura: il macerato di ortica (può essere facilmente prodotto anche in casa) infatti, viene usato diluito con acqua come fertilizzante, mentre puro come antiparassitario/insetticida e funghicida. Oltre a questi importanti usi, ricordiamo
la sua funzione di attivatore di humus: dove crescono le ortiche infatti, si crea un terriccio scuro, fertile e profumatissimo, che può essere usato come compost, per fertilizzare gli orti in primavera.
Se non avete ancora cambiato idea su questa importantissima pianta erbacea… bhe poco male… vi lascio con un detto Agordino ( i nostri nonni lo usavano quando da bambini dissubidivamo o facevamo qualcosa di sbagliato) : – Varda che te bute en te le ortighe- “ (trad. -guarda che ti butto
nelle ortiche!!!!- )