San Nicola fu vescovo di Myra in Turchia fino al 343. Dopo la sua morte le sue reliquie rimasero in Turchia fino circa all’anno 1000: alcune ossa furono portate in Occidente dai marinai di Bari e custodite nella cripta della Basilica di San Nicola ( per questo San Nicola è famoso anche come San Nicola di Bari). Altre ossa, invece, furono portate dai marinai veneziani a Venezia, dove sono ancora custodite presso la Chiesa di San Nicolò al Lido.
Festeggiato il 6 dicembre è spesso raffigurato con la barba folta e pastorale, cioè il bastone dei Vescovi. Santo patrono dei marinai, dei più deboli e dei bambini.
Molteplici le leggende sulla figura del Vescovo Nicola diventato per tutti i bambini San Nicolò.
La più famosa racconta che San Nicola aiutò un uomo povero che doveva sposare le figlie, ma non aveva abbastanza denaro per la dote delle spose da dare ai futuri mariti. San Nicola decise quindi di aiutare questa famiglia portando, di notte e senza farsi vedere, tre sacchetti pieni d’oro sul davanzale della casetta delle tre ragazze. E fu così che le ragazze poterono sposarsi e vissero a lungo felici e contente.
Da quì la tradizione in tutta Europa di scambiarsi dei regali il giorno in cui si festeggia il Santo.
Nell’arco alpino, nelle zone di lingua tedesca, la tradizione di San Nicolò è arricchita dalla presenza dei Krampus.
La leggenda dei Krampus
In un tempo lontano, nelle zone di montagna, un gruppo di ragazzi decise di travestirsi con pelli e corna di animali per poi andare a rubare cibo e quant’ altro alle persone dei villaggi alpini, facendo così provviste per il lungo inverno. Dopo tante scorrerie, alcuni ragazzi si accorsero che tra di loro c’era un vero “diavolo”, riconoscibile dagli zoccoli di capra! Per trovare il vero demone, i ragazzi chiamarono San Nicola : il Vescovo sconfisse il demone e lo obbligò a servirlo.
Il corteo di apre con San Nicolò che lascia doni ai bambini buoni seguito dai Krampus, demoni dalle sembianze diaboliche, rumorosi e molto inquietanti, che vagano con fruste e catene, alla ricerca di bambini cattivi.
In Agordino la tradizione dei Krampus è rimasta nei comuni di Colle Santa Lucia e Livinallongo del Col di Lana che facevano parte del Buchenstein .
Negli ultimi anni, la tradizione è stata ripresa anche nella frazione di Frassenè Agordino, dove Le Chiese di (gesia Vecia e la nuova di Ohannes Gurekian) sono dedicate proprio a San Nicolò.